A Palazzo Bentivoglio 60 opere del protagonista, imprescindibile ma poco noto, del panorama artistico londinese negli anni Sessanta e Settanta.

Figura contraddittoria e flamboyante, Procktor fu marxista e snob, omosessuale e padre di famiglia, viaggiatore in luoghi esotici e assiduo frequentatore di Venezia, riuscendo a tracciare una parabola seducente e altamente personale nel campo della figurazione, dagli esordi sperimentali, sulla scorta di Bacon e Vaughan, alle reciproche influenze con il sodale Hockney, fino a giungere presto a una cifra stilistica ben riconoscibile.

[Patrick Procktor, Aerial View. Paddington Street Gardens, Marylebone, 1986, collezione privata, ph Carlo Favero]

A distanza di cinquant’anni da una piccola personale dell’artista, Palazzo Bentivoglio apre i suoi spazi a un percorso monografico su Patrick Procktor (1936 – 2003), protagonista imprescindibile, ma tuttora poco noto, del panorama artistico londinese degli anni Sessanta e Settanta.

Tanto in pittura quanto nel medium privilegiato dell’acquerello, Procktor è stato capace di caricare di tensioni nuove e personali i generi tradizionali del ritratto e del paesaggio, calandoli nell’autobiografia e mettendoli in discussione, in un costante gioco ironico tra profondità della rappresentazione e valori di superficie. A mettersi in posa sul divano della casa di Manchester Street, per venire catturati con sottigliezze a volte deformanti, sono gli amici intellettuali, i figli, i colleghi artisti e gli amanti, mentre la geografia dei suoi spostamenti fra Londra, l’Italia, il Marocco, l’Egitto, la Cina, viene registrata da una vasta produzione di fogli di viaggio, che è innanzitutto un campionario di felicissime intuizioni formali e virtuosismi luminosi.

[Patrick Procktor, Charles Newington alle Zattere, 1976 Ph Carlo Favero]

La mostra, a cura di Tommaso Pasquali, si sviluppa a partire da un nucleo di opere della collezione permanente di Palazzo Bentivoglio e presenta al pubblico, dal 3 dicembre 2022 al 5 febbraio 2023, una selezione di una sessantina di lavori, fra dipinti, acquerelli e disegni, datati dai primi anni Sessanta ai primi anni Novanta, alcuni dei quali già esposti a Bologna nel 1972.

Il titolo “Patrick Procktor. A View From a Window”,che viene da un’opera di Palazzo Bentivoglio, sottolinea il carattere del tutto peculiare e soggettivo di una ricerca ostinatamente figurativa, connotata da grande indipendenza, per quanto del tutto calata nel suo tempo: una porzione di mondo, come quella – appunto – visibile ad apertura di finestra.

[Patrick Procktor, Vasi di Picasso, 1968, ph Carlo Favero]

I prestiti giungono in gran parte da collezioni private italiane e inglesi ed essenziale è stata la collaborazione di Gabriella Cardazzo della storica Galleria del Cavallino di Venezia, amica e mercante di Procktor in Italia. La Redfern Gallery di Londra, che ha rappresentato l’artista per tutta la sua vita, invia un importante gruppo di dipinti, datati dal 1964 al 1989, mentre due grandi acquerelli del 1969 arrivano in prestito da Osborne Samuel.

In una saletta laterale, uno schermo mostra due scene tratte da A Bigger Splash (1973) che vedono protagonisti Hockney e Procktor, una breve apparizione di Jarman nei panni di Procktor nel film di Stephen Frears Prick Up Your Ears (1987) e un estratto dal documentario sull’artista del 1988 My Britain.

M.C.S.
Ufficio Stampa, novembre 2022
Immagine di copertina: Patrick Procktor, Juliet Benson, 1968
Palazzo Bentivoglio, Bologna, ph Carlo Favero

PATRICK PROCKTOR. A VIEW FROM A WINDOW
3 dicembre 2022 – 5 febbraio 2023
(Aperta tutti i weekend dall’8 all’11 dicembre e dal 1 al 5 febbraio 2023. Chiusa Natale e Capodanno)

Palazzo Bentivoglio
via del Borgo di San Pietro 1, Bologna
T. +39 370 1249962
info@palazzobentivoglio.org
www.palazzobentivoglio.org